Crisi aziendale: in Sicilia vanno in fumo oltre 100 mila posti di lavoro

Crisi aziendale: in Sicilia vanno in fumo oltre 100 mila posti di lavoro

È una crisi senza fine, quella delle aziende siciliane.

Crisi che rischia di coinvolgere in maniera fin troppo repentina un mercato del lavoro mai troppo florido, e che deve ora scontrarsi con la triste realtà dei dati statistici.

Secondo quanto comunicato dalla Fisascat Cisl all’interno di un recente convegno svoltosi a Palermo, in Sicilia solamente nel 2012 sarebbero stati lasciati a casa 109.509 dipendenti, ricondotti in mobilità e in cassa integrazione.

Una situazione, quella di cui sopra, che ha finito con l’inasprire l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, con particolari picchi di gravità per quanto concerne il settore del turismo, dei servizi, del commercio e dell’edilizia.

Non a caso il sindacato siciliano parla di vera e propria emergenza sociale: la preoccupazione, oltre che sugli elementi consolidati, è infatti rilanciata a quanto potrebbe accadere nel corso del 2013, quando è altamente probabile che il trend già riscontrato nel corso del recente 2012 possa giungere a piena maturazione, superando addirittura i già devastanti dati dell’ultimo esercizio.

Il sindacato precisa inoltre come le richieste di cassa integrazione in deroga abbiano toccato quota 19 mila unità nel solo 2012, mentre le aziende in liquidità abbiano avvicinato la quota di 5.200 unità, con un incremento di 6 punti percentuali rispetto a quanto riscontrato nel precedente 2011.

Tra di loro, una lunga lista di attività imprenditoriali di media o elevata importanza, simbolo dell’ampiezza di una crisi che non accenna ad arrestare la propria morsa sul territorio regionale.

Per quanto attiene le province maggiormente colpite dal fenomeno del ricorso agli ammortizzatori sociali, a Palermo spetta il triste primato, con oltre 16.900 lavoratori in disoccupazione ordinaria.

A breve distanza la provincia di Catania, con 16.714 lavoratori. In terza posizione quella di Messina, con 12.678 lavoratori in disoccupazione ordinaria. A seguire, Trapani, Siracusa, Agrigento, Ragusa, Enna e Caltanissetta.