L’omeopatia è un metodo di cura che si fonda su un principio conosciuto fin dall’antichità: tutte le sostanze che provocano determinati sintomi in una persona sana possono guarire un malato che ha gli stessi sintomi, e queste sostanze sono dunque considerate come i prodotti omeopatici.
Secondo questo principio, conosciuto come “principio della similitudine”, o “del simile”, il caffè, che in genere disturba il sonno, a dosi omeopatiche viene usato nel trattamento di alcuni tipi di insonnia, mentre l’Apis, un derivato dell’ape, a dosi infinitesimali viene utilizzato per curare eritemi o eruzioni cutanee simili a quelle provocate dalle punture dell’insetto.
La definizione di omeopatia e la descrizione del perché si usano i prodotti omeopatici – Saluteinerba.
L’omeopatia usa delle dosi infinitamente piccole di sostanza, cosicché non c’è nessun rischio di tossicità.
Inoltre essa stimola le risposte naturali dell’organismo rispetto alla malattia, intervenendo dunque qualitativamente e non quantitativamente per questo motivo sono sufficienti dosi infinitesimali.
L’omeopatia si occupa non solamente dei sintomi, ma delle caratteristiche individuali del paziente: la reazione personale, così come il temperamento, sono tutti elementi che insorgono quando si va a scegliere dei prodotti omeopatici.
Ad esempio, supponiamo che cinque pazienti abbiano la febbre, le reazioni possono essere anche molto diverse tra loro: una persona avrà desiderio di bere grandi quantità di acqua, un’altra di bere spesso ma a piccoli sorsi, la terza non avrà affatto sete, la quarta sarà agitata ma non suderà, e la quinta infine suderà molto più degli altri.
Ora analizziamo cinque sostanze per cui l’intossicazione delle quali darà la febbre associata ad altri disturbi, e avremo così trovato il rimedio adatto a ciascun paziente.
- Bryonia: febbre associata a sete di grande quantità di acqua;
- Arsenico: febbre associata a sete di piccoli sorsi di acqua ripetuti spesso;
- Veleno d’ape: febbre con assenza di sete;
- Aconitum: febbre associata ad agitazione, ma senza traspirazione;
- Belladonna: febbre associata ad abbattimento e con abbondante traspirazione.
I prodotti omeopatici devono essere messi sotto la lingua (dove l’assorbimento risulta maggiore) servendosi del tappo interno dell’apposito tubetto a multi-dosaggio: in questa maniera si evita di toccarli con le mani.
Per la loro assunzione, è meglio se viene effettuata lontano dai pasti, così come dall’assunzione di bevande ristoratrici come il caffè e il thè, ma anche il tabacco e l’alcool.